Pietralata è il territorio compreso tra via Tiburtina, via Nomentana, fiume Aniene e ferrovia Roma-Firenze. Faceva parte dell’agro romano e, dopo la prima guerra mondiale, l’intero territorio venne espropriato e venduto agli ex-combattenti, che formarono nuclei di agricoltori attorno ai Casali. La prima vita “parrocchiale” ha inizio presso Casale Rocchi per iniziativa della lontana Parrocchia di San Lorenzo fuori le Mura. Viene inviato un religioso nei giorni festivi con lo scopo di radunare la gente per la Messa. E soprattutto Padre Leone da Caluso prende molto a cuore la zona di Pietralata. Si inizia così un’opera di recupero umano e sociale: (costruzione di un asilo, di un doposcuola e di una scuola di lavoro per ragazze) e una più regolare assistenza religiosa, seguita soprattutto da don Giovanni De’ Menasce, sacerdote francese, amico di P. Leone e impiegato della S. Sede. Le autorità religiose del Vicariato, stimolate da P. Leone, cominciano così a prendere in seria considerazione la necessità della costruzione di una Chiesa, così che già a fine 1936 il Segretario generale della Pontificia Opera della Preservazione della Fede, Mons. Pietro Ercole, inoltrò al Governatorato di Roma richiesta del rilascio della licenza per la costruzione della Chiesa parrocchiale, con annessa canonica.. Il 1 luglio 1937 la Ditta Belotti Umberto accetta di eseguire i lavori e il 23 agosto 1937 arriva la licenza di costruzione da parte del Governatorato di Roma, il 21 ottobre si dà il via ai lavori. L’8 ottobre 1938 la nuova chiesa è terminata e viene benedetta. Il leggere oggi questa stretta successione di date, fa sorridere amaramente, se facciamo il confronto con le lungaggini burocratiche dei nostri giorni.
Dal Giornale Parrocchiale ATTIVITA’ – Ottobre 1947
Il Rev.do Parroco don Giuseppe Generali è stato trasferito dalle competenti autorità “Vicariali” alla Garbatella. Il nuovo Parroco è DON LEONE CAPITANATA, che conosciamo da tempo per averlo già avuto in mezzo a noi prodigo di opere come Vice Parroco. Sono trascorse poche settimane da che ha preso possesso della Parrocchia, ma per don Leone il tempo non conta e già lo abbiamo visto, con il suo infaticabile spirito missionario, rinovellare tutta la Canonica. Ha fatto costruire il muro di cinta al cortile, ha fatto mettere il cancello, ha innalzato nuovi passi volanti ed altalene per i ragazzi, ha piantato nuovi alberelli per acquistarsi un posto all’ombra quest’estate, ha messo sedili di pietra, ha imbiancato e pitturato le sale di Azione Cattolica, ecc. ecc. e chi non crede può venire a vedere. Crediamo che di questo passo al più presto la Parrocchia di San Michele diventerà una Parrocchia modello.