Don Aristide Sana nasce l’8 ottobre 1941, primo di 5 figli, a Villa D’Almé (BG). Il padre Antonio, pochi mesi dal concepimento del figlio parte come combattente per la Grecia e l’Albania, tornerà come reduce quando il figlio ha quasi quattro anni. La madre, molto religiosa, si chiama Caterina Rubis. Nell’ottobre 1952 Aristide entra nel Seminario Minore di Bergamo (a Clusone, in Val Seriana, e dopo le medie inferiori, prosegue gli studi classici nella sede di Bergamo, Città Alta. Nel 1960 vince una borsa di studio offerta dall’Istituto “Cerasoli” e si trasferisce al Pontificio Seminario Romano Maggiore a San Giovanni in Laterano e frequenta gli studi in Filosofia e Teologia presso l’Università Lateranense, dove consegue la Licenza in scienze teologiche. Poche settimane prima dell’ordinazione sacerdotale (il 18 marzo 1965 nella Cattedrale di Bergamo per mano del Vescovo Clemente Gaddi) opta per l’incardinazione n ella Diocesi di Roma, sollecitato dall’esperienza fatta da seminarista presso la parrocchia di San Basilio (Aristide è il primo seminarista, nella storia del Seminario Romano, che ogni domenica mattina si reca a svolgere un servizio in una parrocchia dell’estrema periferia: era stato un suggerimento di Papa Giovanni XXIII rivolto al Rettore in occasione di una sua visita al Seminario.
Già nel giugno 1965 viene incaricato come vicario nella Parrocchia Gesù Divin Lavoratore a Piazza della Radio. Qui opera fino al 1960, in un periodo di grandi trasformazioni urbanistiche e di intensi fermenti, il “mesi del ’68. Nel settembre 1969 viene nominato come vicario alla Parrocchia di Santa Chiara in zona Due Pini – Vigna Clara. Da sempre insegna religione nelle scuole pubbliche dei quartieri nei quali si trova come sacerdote, sempre convinto della necessità di una profondo rapporto attraverso la scuola tra parrocchia e territorio e sempre sarà attivo nella promozione delle politiche territoriali.
A Vigna Clara inizia il suo impegno con lo scoutismo, come assistente ecclesiastico e promotore di questa importantissima Associazione. Rivestirà anche più di una volta l’incarico di Assistente di Zona.
Nel luglio 1975 gli viene assegnata la vicecura di Sant’Agostino di Canterbury a Torre Maura e qui rimarrà fino al settembre 1998, quando viene trasferito come Parroco a San Michele Arcangelo a Pietralata. La popolazione di Torre Maura protesta vivacemente per questo improvviso cambiamento, che, tra l’altro, impedisce a don Aristide di assistere all’inaugurazione della nuova Chiesa, per la quale si era battuto per quasi vent’anni.
A Pietralata don Aristide rimane fino al 2019. quando per i limiti “canonici” legati all’età, deve lasciare l’incarico. Per circa sette mesi, da dicembre 2019 a giugno 2020 riceve la nomina di Amministratore parrocchiale nella Parrocchia di San Roberto Bellarmino a Piazza Ungheria (Parioli). Dal settembre 2020 don Aristide affronta la nuova esperienza di pensionato (non è un premio, ma una nuova opportunità datagli dalla vita): si è ritirato in un piccolo appartamento in affitto in zona Torre Maura. Qui egli si sta esercitando nell’”arte di invecchiare”: segue le tre regole basilari: l’accettazione, il distacco, il silenzio. Qui ripercorre silenziosamente, nei ricordi, la storia della propria vita davanti a Dio e cerca di giungere ad assaporare una profondissima pace. Guarda con gratitudine al proprio passato.