Don Leone Capitanata capisce che la carità non consiste nei pacchi dono che lasciano nell’indigenza il beneficato, ma nel fornire gli strumenti adatti ad uscire progressivamente dal bisogno: per questo pensa di organizzare una scuola di avviamento al lavoro per i giovani. Con alcuni volontari costruisce dei capannoni di fianco al salone della chiesa, attrezzati alla meglio con fresa, tornio e strumenti vari: diventeranno punto di riferimento quotidiano per i giovani disoccupati della zona che, sotto la guida di alcuni “esperti” (operai più o meno qualificati ma di grande disponibilità), imparano un lavoro.